giovedì 21 giugno 2007

Cronaca di un'avventura a lieto fine: "Sapuri d' Austa Antica"

"C’era una volta … in un pomeriggio di ottobre, il nuovo Direttivo riunito per definire una delle attività annunciate in assemblea: una raccolta di ricette augustanesi.
Ci incoraggiavano il motto annuale (Mostra il tuo impegno attraverso l’amicizia e il servizio), grande voglia di fare, forte stima reciproca e … una buona dose di incoscienza.
Tante idee, ma altrettante difficoltà: coinvolgere tutte le socie, dare all’opera un taglio originale, cimentarsi nella trascrizione del dialetto, trovare chi curasse con noi e per noi la veste grafico-editoriale. Ci incontrammo più volte, in orari disparati, ma presto scoprimmo che la fatica era cancellata da un clima di crescente gaiezza, spesso di divertimento puro. Diverse per età ed esperienze, riuscimmo a fare squadra.
Preziosi reperti dimenticati nei cassetti o gelosamente custoditi venivano ri-offerti alla fruizione collettiva. Come per magia, insieme a dosi e ingredienti, ad un livello più intimo che ci piaceva condividere, riemersero personaggi lontani che come tessere di un mosaico ricomponevano un piccolo mondo da cui ognuna di noi traeva “eredità di affetti” , immagini di infanzie felici perché intessute di calore familiare.
Riaffioravano strade non asfaltate ma senza smog, nel silenzio rotto da canti di fanciulle chine sui telai, da giochi di bimbi, da parlottii di comari, dai rumori del lavoro artigiano. E poi … garrire di rondini nel cielo terso e profumi di erbe aromatiche e salsedine.
Le amiche più giovani “contagiate” si riappropriarono di ricordi ascoltati distrattamente quando non nutrivano interesse a memorizzarli.
Ci scoprimmo capaci di ricordare, poetare, disegnare, progettare e organizzare. Nella modestia di una proposta giocosa cercammo di favorire la promozione socio-culturale e di rinsaldare l’amicizia, valore istituzionale del Club.
Perché la cultura diventasse ancora una volta alimento della solidarietà, trovammo il sostegno di persone sensibili e generose. Le somme raccolte oltre ogni rosea aspettativa finanziarono i più corposi progetti dell’anno sociale. La consegna dei donativi ci fece vivere momenti di profonda spiritualità, regalandoci, con gesti semplici e silenzi eloquenti, più di quanto siamo riuscite a dare.
Alla prossima avventura !"

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